È stata diffusa dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare una nota esplicativa riguardante la gestione dei rifiuti provenienti da costruzioni/demolizioni in ambito domestico, coerentemente con l’orientamento europeo.

Viene richiamata, in particolare, la definizione di rifiuti domestico all’articolo 183 comma 1, lettera b-sexies) “I rifiuti urbani non includono i rifiuti della produzione, dell’agricoltura, della silvicoltura, della pesca, delle fosse settiche, delle reti fognarie e degli impianti di trattamento delle acque reflue, ivi compresi i fanghi di depurazione, i veicoli fuori uso o i rifiuti da costruzione e demolizione;” tali rifiuti si riferiscono, infatti, ad attività economiche finalizzate alla produzione di beni e servizi, quindi ad attività di impresa.

I rifiuti da costruzione e demolizione come possono essere gestiti quindi? La definizione di “rifiuti da costruzione e demolizione” si riferisce ai rifiuti risultanti da attività di costruzione e demolizione in senso generale, comprendendo anche i rifiuti derivanti da attività “fai da te” effettuate nell’ambito familiare. In generale tali rifiuti rientrano nel capitolo 17 dell’elenco europeo dei rifiuti; per semplificare le operazioni di gestione e preparazione al riutilizzo di tali rifiuti, è ammessa la gestione da parte del servizio pubblico, purché tali rifiuti siano prodotti in ambito domestico e in piccole quantità.

Immutata la disciplina dei rifiuti speciali prodotti da attività di costruzione e demolizione, in caso di intervento domestico, se effettuate da imprese artigianali iscritte alla categoria 2-bis dell’Albo dei Gestori Ambientali (produttori iniziali di rifiuti non pericolosi che effettuano attività di raccolta e trasporto dei proprio rifiuti…).

In conclusione, per quanto riguarda le quantità che è possibile conferire al servizio pubblico, si richiama il regime semplificato per il trasporto di piccole quantità di rifiuti, consentendo l’utilizzo, in alternativa al Formulario di identificazione dei rifiuti, di un Documento di Trasporto (DdT) che contenga tutte le informazioni necessarie per la tracciabilità del materiale.


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